Colantuono ci prova ancora: come giocherà la sua Salernitana

di Francesco Maria Saggese

La Salernitana si prepara a sfidare il Sassuolo al Mapei Stadium, e lo farà con una novità di rilievo: il ritorno in panchina di Stefano Colantuono. Il tecnico, legato contrattualmente alla società granata da circa sette anni, è subentrato per la terza volta alla guida della squadra. L’ultima parentesi risale alla scorsa stagione in Serie A, quando sostituì Fabio Liverani in una situazione quasi disperata. Nonostante un cammino segnato da 6 sconfitte e 3 pareggi nelle ultime nove partite, Colantuono chiuse con una prova di orgoglio memorabile: un 3-3 contro il Milan a San Siro, con doppietta di Simy e gol di Junior Sambia, a retrocessione già matematica.
L’attuale contesto, però, è diverso. Quella Salernitana era penalizzata da una campagna acquisti poco mirata, mancanza di compattezza e obiettivi poco chiari. La squadra di oggi, pur in difficoltà, ha definito una missione più precisa: conquistare una salvezza tranquilla. L’annata era iniziata con buone premesse sotto la guida di Giovanni Martusciello, un giovane tecnico scelto per portare freschezza e innovazione. Tuttavia, i numeri lo hanno condannato: una sola vittoria, quattro pareggi e sei sconfitte in undici partite, comprese quelle di Coppa Italia, una media punti che rischiava di compromettere seriamente il cammino in campionato.
In questo scenario, il ritorno di Colantuono è stato visto da molti come la mossa della disperazione, ma anche come un’opportunità per affidarsi a un allenatore di esperienza, in grado di gestire situazioni difficili. Spesso definito “traghettatore dell’occasione”, Colantuono ha accettato la sfida con entusiasmo, provando già in settimana alcune soluzioni tattiche. Tra queste, la difesa a tre sembra essere l’ipotesi più concreta per affrontare il Sassuolo.
Le novità potrebbero riguardare anche il centrocampo, dove Jeff René Adelaide torna a disposizione dopo due mesi di stop. Il centrocampista francese, che non scende in campo dal match del 29 settembre contro il Catanzaro, è un elemento di grande talento, ma la sua fragilità fisica rappresenta una variabile da non sottovalutare. Colantuono potrebbe decidere di schierarlo dal primo minuto per aggiungere qualità alla manovra, oppure inserirlo a partita in corso per evitare rischi.
In attacco, invece, Daniele Verde è l’unico sicuro di una maglia da titolare. Il partner d’attacco sarà scelto tra Simy e Szymon Wlodarczyk, entrambi a secco di gol e chiamati a riscattarsi. L’assenza di Ernesto Torregrossa, fermo per almeno altre due settimane, complica ulteriormente le scelte offensive, mentre resta un mistero la situazione del cileno Diego Valencia, ormai sparito dai radar senza spiegazioni ufficiali.
Il Sassuolo, squadra abituata a stazionare nella parte alta della classifica, rappresenta un avversario ostico, ma anche un’occasione per testare il nuovo corso della Salernitana. Il Mapei Stadium sarà il banco di prova per valutare se la scelta di Colantuono possa realmente segnare una svolta o se i granata dovranno ancora lottare con le ombre di un inizio di stagione complicato.
I tifosi, come sempre vicini alla squadra, si aspettano una prova di orgoglio e determinazione. In un campionato ancora lungo e imprevedibile, ogni punto può fare la differenza. Colantuono sa di avere tra le mani un gruppo con potenzialità inespresse, ma anche numerosi limiti da correggere. A Sassuolo, più che il risultato, conterà il segnale che la squadra saprà lanciare: l’idea di un progetto che guarda avanti, con la volontà di lasciarsi alle spalle le difficoltà e ripartire con fiducia verso un futuro migliore.

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