Grazie al movimento nato il 18 settembre a Salerno per iniziativa di Mirko Marzullo, attualmente referente provinciale alla sanità di Alternativa Popolare nonché dirigente sindacale, membro di un’associazione di professionisti sanitari che lotta in modo libero per il miglioramento del comparto sanitario, per i diritti degli operatori di settore e per ridurre la fuga all’estero dei professionisti di settore italiani. Il 18 settembre e il 21 ottobre scorso, si sono attivati in piazza davanti al Ministero della sanità per far sentire la propria voce e consegnando un documento ufficiale al sottosegretario Schillaci. Idee chiare e proposte precise come l’aumento di 300 euro netti di stipendio tabellare e l’eliminazione del vincolo di esclusività in modo che il lavoratore pubblico possa svolgere altra mansione al termine del proprio orario di lavoro. Fondamentale cercare di evitare la fuga all’estero dei professionisti italiani ed evitare di rimpiazzarli con personale straniero che potrebbe rivelarsi deleterio per tutto il sistema. Proprio in questi giorni sono stati presentati quattro emendamenti di cui tre del centrodestra e uno del centrosinistra. Interessante quello proposto da Maurizio Lupi presidente di Noi Moderati. L’emendamento 63010 sull’eliminazione delle incompatibilità per il personale sanitario recita: “Si propone di rendere permanente la deroga, inizialmente temporanea fino al 2025, per l’eliminazione delle incompatibilità per il personale sanitario al di fuori dell’orario di lavoro. L’obiettivo è consentire ai professionisti di svolgere attività secondarie senza violare norme di incompatibilità”. Il Movimento di Marzullo e soci spera di riuscire anche a sensibilizzare i cittadini verso un problema che sta diventando delicato e fondamentale per la salute ed il futuro di tutti.