“Ieri al Mit si è tenuto il primo
incontro del gruppo di lavoro, da me fortemente voluto, per
l’aggiornamento del decreto ministeriale in materia di opere
incompiute. Circa 400 opere pubbliche, sparse per l’Italia,
bloccate per le più eterogenee ragioni. Dal tavolo sono emersi
interessanti spunti per la ridefinizione dell’elenco di tali
opere, con l’individuazione di sub-elenchi specifici, distinti
per caratterizzazione ostativa alla realizzazione e/o fruizione.
La definizione puntuale di opera incompiuta, e delle
caratteristiche che deve avere un’opera per rientrare nella
graduatoria delle ‘Incompiute’, è stato il principale tema
affrontato”. Lo dichiara Tullio FERRANTE, sottosegretario alle
Infrastrutture e ai Trasporti.
“La necessità di modificare il D.M. 42/2013 per adeguarlo al
decreto programmazione e, soprattutto al nuovo Codice dei
Contratti Pubblici, individuando correttamente l’ente
proprietario dell’opera incompiuta, l’aggiornamento della
piattaforma informatica e la necessità di creare un fondo per
l’individuazione degli oneri necessari per il completamento
ovvero per lo smantellamento dell’opera per la quale sia stata
accertata l’insussistenza dell’interesse pubblico, sono stati
gli argomenti pregnanti della riunione. Nei prossimi giorni –
aggiunge FERRANTE – verrà predisposto un primo testo base che
consentirà di addivenire, in tempi rapidi, alla formulazione di
un non più procrastinabile aggiornamento normativo al D.M.
42/2013. Semplificare le leggi, sbloccare le opere, aprire i
cantieri, aumentare l’occupazione e migliorare i servizi in
favore dei cittadini. Questa la stella polare che ogni giorno ci
guida al governo della nazione”, conclude.