Bicchielli: «Sangiuliano salvi il museo dello sbarco»

di Mirko Cantarella

Un’interpellanza urgente al Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano per salvare il “Museo dello Sbarco e Salerno Capitale”, un’azione importante che l’onorevole salernitano Pino Bicchielli ed il gruppo di “Noi Moderati” hanno intrapreso in un percorso di salvaguardia di un pezzo di storia fondamentale dell’identità salernitana e di rilancio della vera cultura del nostro territorio. Sabato mattina, in occasione della riunione del coordinamento provinciale del partito a Salerno, l’onorevole Bicchielli ha incontrato la stampa per ribadire l’azione intrapresa e la conseguente delusione per l’assenza dell’amministrazione comunale della città che fu di Arechi davanti ad un tema così importante e non solo. “Il Museo dello Sbarco è una unicità a livello mondiale, un pezzo di storia fondamentale invidiato da tutto il mondo – ha dichiarato Pino Bicchielli – A me dispiace per le istituzioni locali che non si siano mosse in tempo, abbiamo avviato interlocuzioni con il Ministro e tutti gli uomini di cultura sono propensi a salvare questo unicum che esiste grazie anche al grande impegno del professore Nicola Oddati. Il giorno 23 avremo una risposta del Ministro e siamo molto fiduciosi. Il Museo è la storia di Salerno, è storia d’Italia!”. E ce la stanno mettendo tutta per salvarlo con quest’atto di cui è primo firmatario l’onorevole Maurizio Lupi, capo politico di Noi Moderati, poi ovviamente lo stesso Pino Bicchielli che è vice presidente del partito ed anche l’intero gruppo politico. Ricordiamo che il rischio di chiusura è nato dopo che la Regione Campania ha chiesto novemila euro di arretrati, ben consapevole delle difficoltà economiche presenti attualmente. Una vera vergogna a cui si unisce il disgusto per come l’amministrazione comunale stia affrontando il tema come ribadito dall’onorevole: “Le istituzioni dovrebbero essere vicine alla loro storia, il museo non appartiene ad una parte politica ma appartiene a tutti, invece il sindaco in questo periodo è completamente assente; in politica quando uno sbaglia dovrebbe fermarsi e capire dove sta sbagliando, interrogarsi, aprirsi e invece vedo che lui si chiude sempre di più”. Un Enzo Napoli assente in tutto (e non solo lui) come anche nella gestione della città, sottolineato dal vice presidente di Noi Moderati: “Salerno è una città abbandonata, anche i fischi nell’ultima manifestazione in piazza sono la dimostrazione del dissenso della gente; Salerno è in decrescita demografica, ha debiti che bloccheranno le prossime generazioni e non viene fatto nulla per salvare l’identità se non l’evento Luci d’artista che non fa parte della vera storia della città. Le luci sono un’iniziativa pregevole, però a me dispiace quando in giro per l’Italia legano il nome di Salerno solo alle luci. Il lavoro che va fatto è quello di tutelare, difende e rilanciare l’identità perché è di primaria importanza; sono tante le cose in giro per il mondo che portano il nome Salerno; per gli americani è stata una città fondamentale; è un pezzo di storia importante per tutti ma nel tempo qualcuno ha assunto una logica nemmeno provinciale, ma una logica cittadina e pensa ai propri interessi personali” – ha concluso l’onorevole Bicchielli.

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