L'Intervista

Ambiente e benessere: parola all’influencer Chiara Daverio

Chiara Daverio è una giovane influencer che ormai da tempo si occupa di benessere e ambiente. Ragazza molto seguita sui social, il nostro giornale ha voluto scambiarci due chiacchiere per conoscere il suo mondo e il suo modo di pensare.

Ciao Chiara. Sei una influencer ormai molto seguita sui social. Tu definisci ricercatrice del benessere e autoproduttrice del cibo vegetale. Ci spieghi meglio queste figure?

“Mi definisco libera ricercatrice della verità e una delle verità più grandi è che salute è il bene più prezioso, senza di essa non può esistere niente di buono. L’autoproduzione è una conseguenza diretta della mia ricerca del benessere poiché, come cita il noto filosofo Feuerbach, “siamo ciò che mangiamo”, ritengo che solamente nutrendo il corpo e la mente con amore e rispetto della natura, questa possa nutrire i nostri pensieri e le nostre azioni con altrettanta benevolenza. Prendere consapevolezza di ciò che mangiamo è un atto di amore nei confronti di noi stessi e del mondo. D’altronde è proprio attraverso il cibo che impariamo a conoscere la realtà sin da neonati. Basti pensare all’etimologia di “sapere” che dal latino significa proprio “sapore”. Essendo passata attraverso la malattia, ho potuto comprendere l’origine profonda del mio malessere, scoprendo che attraverso un’industriale alimentazione malsana e con un’echeggiante sofferenza animale e vegetale, derivante da allevamenti intensivi e monocultute che fanno largo uso di pesticidi e tecniche distruttive del benessere naturale, acquisendo consapevolezza e sensibilità, il bisogno di creare il mio giardino dell’Eden è stata una scelta ineluttabile e che mi ha restituito 100volte rispetto a ciò che ho seminato”.

Hai quasi 30Mila follower su Instagram. Come è il tuo rapporto con chi ti segue?

“Per fare un parallelismo con la mia amata terra, il rapporto con i miei follower lo definirei come tante radici che entrano in connessione con il micelio. L’algoritmo dei social mette in comunicazione anime affini con cui disquisisco volentieri di consigli alimentari, naturalistici, filosofici ed esistenziali. È un interscambio molto proficuo ambo le parti, è un continuo flusso di idee e supporto reciproco: mi tengono aggiornata sui loro progressi di salute, grazie alle nozioni apprese dai miei video e dal mio libro “Alimentazione Vegetale – La Guida alla Salute” e mi inviano le foto dei loro bellissimi alberi e orti. Inoltre ci consigliamo spesso libri a vicenda! Certamente non mancano anche gli hater ma d’altronde i social li reputo simili ad una finestra che si affaccia sul mondo: c’è un po’ di tutto! Come nella vita reale, a critiche non costruttive, rivolgo la mia compassione e speranza poiché gli altri altro non sono che uno specchio di noi stessi, delle parti che ancora non comprendiamo e non accettiamo di noi e le parole sono un mezzo con cui esprimiamo il nostro grado di consapevolezza, che è differente in ognuno. Pertanto rivolgo sia agli hater che ai follower affezionati, l’augurio di perseguire sempre il loro cammino verso la luce e autorealizazzione.

Sei una ragazza milanese trasferita a Milano. Come sei arrivata lì? 

“Come per ogni tappa e decisione della mia vita, mi sono lasciata guidare dal sesto senso e dalla provvidenza. Sono andata via dalla caotica e inquinata Milano alla ricerca di un contatto più naturale e autentico dell’esistenza umana, una ricerca della semplicità, spogliata di devianti e nocivi artifizi moderni e culturali. Ovviamente non disdegno la modernità, poiché comprendo il valore di potenti mezzi, quali Internet per esempio, e ritengo che il saggio sappia prendere il meglio del passato e del futuro per farne tesoro nel presente. In città però, tra gli abbagli mondani lo smog, la mia ricerca verso il benessere era annebbiata. Trasferendomi in campagna, tra i colori brillanti dei fiori, la vista cristallina e vibrante del mare, il cielo notturno nitente e ornato di stelle, ho compreso appieno il concetto di sublime narrato dagli antichi poeti e ho immaginato la meraviglia e il misticismo provati dagli uomini delle caverne alla vista dei fenomeni naturali, comprendendo la perfezione geometrica e matematica insita nella natura e di come l’uomo sia l’unico sconnesso dalla sincronia cosmica. Tornare alle origini, alla terra, nostra Madre e Creatrice, all’uomo inteso come humus (dal latino “terra”, con medesima radice etimologica di “homo”) ritengo sia il viaggio coscienziale della nostra anima che, errante e talvolta sofferente nel mondo, torna alla casa natia e ritrova la pace”. 

Cosa bolle in pentola nel futuro prossimo a livello professionale e social?

“Per il futuro attendo la realizzazione di grandi progetti poiché avendo compreso come ognuno di noi sia il creatore del proprio universo e destino, mi auguro e prospetto il meglio. La mia missione è risvegliare le coscienze e liberare le anime dalle catene (come citato nelle tavole di Smeraldo, dal grande Dio Egizio Thot, mio maestro e guida spirituale) e recidere attraverso la conoscenza e l’osservazione, i limiti mentali che l’uomo moderno si auto infligge, precludendo il proprio potenziale. Ogni persona è per me sia animale che Dio e solamente valorizzando la propria percezione primitiva e riaccendendo la divinità interiore, non esisterà più sofferenza, povertà, scarsità o malattia.  Attraverso il mio libro, appena uscito, e ai prossimi che pubblicherò, mi impegnerò a risvegliare le persone dal torpore, dalla dimenticanza e dalla dipendenza. In termini pratici, in pentola bolle un nuovo libro, progetti di riforestazione e rimboschimento e nuove collaborazioni interessanti atte al benessere e all’autoproduzione e autosostentamento non solo alimentare ma anche energetico”.

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