“Entro 20 anni, sia per colpa della denatalita’, sia per le partenze verso il Nord o all’estero, le piu’ grandi citta’ meridionali dovrebbero subire una importante contrazione demografica; il che significa meno attivita’ produttive, meno scuole, meno servizi. Il provvedimento che oggi esaminiamo lancia un segnale concreto: la Zona Economica Speciale per il Mezzogiorno semplifica e razionalizza, riducendo le attuali otto Zes ad una sola; inoltre getta le basi per un reale ed ulteriore sviluppo economico e infrastrutturale per tutto il territorio meridionale. Le aziende presenti e future potranno beneficiare di speciali condizioni: si prevede un credito di imposta per quelle che effettuano l’acquisizione dei beni strumentali destinati a strutture produttive ubicate nelle zone assistite”. Lo ha detto, nella sua dichiarazione di voto, il vicepresidente del gruppo alla Camera Noi moderati, Pino Bicchielli. “I progetti inerenti all’insediamento di attivita’ industriali, produttive ed economiche – ha aggiunto – sono soggetti ad autorizzazione unica, purche’ relativi a settori individuati dal piano strategico, di pubblica utilita’, indifferibili e urgenti. Vi sono disposizioni volte a favorire la realizzazione di investimenti strategici con particolare riguardo agli interventi infrastrutturali e per la sicurezza del settore idrico. Ci sara’ una Cabina di Regia per lo sviluppo delle aree interne, con funzioni di indirizzo e di coordinamento per la promozione e lo sviluppo delle aree interne del Paese e di monitoraggio sull’utilizzazione delle risorse finanziarie”. “Stanziati anche fino a 45 milioni per Lampedusa; sottolineo l’emendamento da noi approvato in commissione che getta le basi per la costruzione dell’aeroporto di Agrigento: una struttura strategica che andrebbe sia a colmare le distanze tra la penisola e il territorio agrigentino, che ad agevolare ulteriormente il flusso turistico”, ha concluso.