Stadio Arechi, Forza Italia: “Salernitana finanzi lavori di restyling, utilizzare risorse pubbliche per altre opere”

Forza Italia invita l’amministrazione comunale di Salerno a portare avanti il progetto di restyling dello stadio Arechi presentato dalla Salernitana e di investire le risorse pubbliche su altri impianti sportivi, a partire dal Vestuti. Il neo coordinatore cittadino Giuseppe Fauceglia ed il capogruppo in consiglio comunale Roberto Celano hanno ribadito, nel corso di una conferenza stampa a Palazzo di Città, la posizione del partito dopo il via libera della Prefettura ai lavori che riguarderanno la realizzazione di alcune opere nel settore Distinti, per riaprire la curva nord ai tifosi granata.

“Se c’è un privato che vuole investire nel recupero di una struttura sportiva pubblica, l’obbligo del Comune è quello di verificarne la fattibilità attraverso gli strumenti del progetto di finanza e delle normative del codice degli appalti. Se c’è questa possibilità – dichiara il coordinatore cittadino di Forza Italia Giuseppe Fauceglia – si impegnino le risorse pubbliche per altre opere in città che necessitano di interventi”.

“Subito il progetto di finanza o altro strumento previsto dalla legge per consentire alla Salernitana di realizzare il restyling dello stadio come meglio ritiene essere più funzionale per le sue esigenze. Ci sarebbe, come affermato dall’ad Milan, già un progetto che consentirebbe la ristrutturazione dell’Arechi in 3 anni (per settore) senza necessità di costringere la tifoseria ad emigrare per un periodo indefinibile”. Così il consigliere comunale Roberto Celano che ha aggiunto: “I soldi pubblici, se davvero ci sono, vengano investiti sul Vestuti, su altri impianti, su altre esigenze in una città che sta cadendo a pezzi. Basta con le megalomanie e, soprattutto, basta con l’individuare nemici e competitor anche in imprenditori che stanno dimostrando di voler fare gli interessi della comunità, oltre naturalmente ai propri. È una follia non consentire ad un imprenditore privato capace di investire decine di milioni in un settore che in ogni parte d’Europa è ormai affidato alla gestione dei privati”.