Politica

Smart card, “Fuga in avanti della Regione. La Procura ha evitato altre spese”

«La scelta – a livello territoriale – è apparsa, fin dalla sua introduzione, come una “fuga in avanti”,  uno sconfinamento della Regione Campania in ambiti non di sua pretta e specifica competenza. Al contrario, il contesto nazionale e sovranazionale avrebbe imposto l’esecuzione, a livello decentrato, di scelte condivise e concertate con il livello centrale alla luce – rispetto al caso di specie – dei profili di competenza esclusiva su cui andavano ad impattare, direttamente rimesso a quest’ultimo». Così la Procura della Corte dei Conti in merito all’inchiesta che coinvolge il governatore De Luca sulle smart card della vaccinazione anti Covid. 

«Ed invece, rifuggendo ciò che nella esclusivamente competente realtà stava accadendo, il Presidente della Regione (pur sempre nella sua veste di soggetto attuatore della Protezione civile nazionale e poi del Commissario per l’emergenza) ritenne di adottare non una, ma due ordinanze, la prima del 6.5.2021 e la seconda addirittura del 6.8.2021, “spingendo sull’acceleratore” della completa esecuzione della fornitura e quindi nella perseverazione della concretizzazione di una spesa totalmente inutile. Alla fine, i costi sostenuti dalle casse regionali per l’acquisto di uno strumento – ex ante inutile e privo di effettiva pubblicistica funzionalizzazione – sono stati pari a euro 3.714.900,00, che sarebbero stati anche maggiori, senza l’iniziativa di questa Procura, il cui solo intervento istruttorio, ha interrotto il flusso tra ordinativi-forniturepagamenti innescato come una dirompente – per le casse pubbliche – reazione a catena. La sola attività istruttoria di questa Procura ha evitato, tuttavia, tale aggravamento del danno», proseguono. 

“Una spesa inutile”, dunque per la Procura della Corte dei Conti che ha ipotizzato un danno erariale da 3,7 milioni di euro per l’acquisto di centinaia di migliaia di smart card, avvenuto nel pieno della pandemia Covid in Campania. Una proposta dello stesso De Luca che all’epoca suscito polemiche e perplessità ed anche una denuncia da parte del Movimento 5 Stelle. Proprio da questo esposto sarebbe partita l’inchiesta dei giudici contabili. Un attestato di vaccinazione, poi sospeso, a seguito dell’introduzione del green pass da parte del governo.

Gli inviti a dedurre della procura regionale per la Campania della Corte dei Conti sono stati emessi oltre per il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, ma anche per Italo Giulivo (coordinatore dell’Unità di Crisi regionale per l’emergenza epidemiologica da Covid-19), Antonio Postiglione (membro e vice dell’Unità di crisi) e per gli altri componenti Massimo Bisogno, Ugo Trama e Roberta Santaniello. Al governatore viene contestato il 25% del danno complessivo, pari a oltre 928mila euro.

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