Andrea De Simone, autore del saggio “Padri della Patria”, è stato a Montecitorio per presentare questo suo singolare volume. Nella sala delle conferenze stampa della Camera dei Deputati, l’ex parlamentare salernitano è stato coadiuvato dall’onorevole Pino Bicchielli, vicepresidente del gruppo Noi Moderati, Onorevole Antonio D’Alessio di Azione – Italia Viva, onorevole Franco Mari di Alleanza Verdi e Sinistra ed il professore Carmine Pinto, storico e saggista. A partire dall’analisi delle abitudini alimentari dei protagonisti del processo risorgimentale, Padri della Patria ripercorrere le modalità di costruzione del mito culinario italiano. La difficoltà di Mazzini nel riprodurre le ricette genovesi a Londra e l’aspirazione all’autoproduzione alimentare della casa garibaldina di Caprera sono alcuni dei temi trattati dal volume Padri della Patria, arricchito da una riflessione sulla costruzione retorica del personaggio di Vittorio Emanuele II quale «Re buongustaio» e del conte Camillo Benso di Cavour come pioniere del settore agroalimentare in Europa. Quattro personaggi della storia che avevano la loro vita privata e grandi interessi per i piatti della tradizione della loro terra e che De Simone mette a nudo nel suo testo che è stato definito come genere innovatore , il genere della “gastropolitica” che aveva già sperimentato in un libro precedente con Tonino Scala: “Pablo Neruda, la cipolla e le lacrime del compagno Alicata”. “Non sono il primo ad occuparsi di questo stile e non sono di certo un autore ed uno scrittore; sono un semplice buongustaio a cui piace la storia – afferma De Simone ai microfoni di Lanfranco Palazzolo di Radio Radicale – a cui piace raccontare i personaggi della storia nei loro aspetti privati. Noi siamo abituati a conoscere questi personaggi per la loro storia, le loro imprese ma niente sappiamo del loro privato”.
Molto soddisfatto l’onorevole Pino Bicchielli di questo particolare lavoro: “L’Italia è il paese delle migliaia di pietanze, un paese dove c’è grande rispetto per l’eno-gastronomia. Dalla lettura di questo libro, che ho apprezzato, ci viene raccontato che la storia delle nostre comunità è una storia semplice, fatta di quotidianità, come quella della cucina e non solo di guerre – ribadisce Bicchielli – Di questo bisogna fare un plauso al senatore De SImone e a tutti gli amici che hanno contribuito al libro, di averlo fatto esaltare. La semplificazione dei personaggi della storia è un passaggio molto importante che forse nella cultura e nell’istruzione italiana, non è mai stato fatto. Vedere quei personaggi storici come irraggiungibili per ciò che hanno fatto e poi però capire che mangiavano come mangiamo noi, questo sembra banale invece è una cosa profonda”.
A ogni Padre della Patria è dedicato un saggio corredato da un proprio ricettario. Il volume, edito dalla Gutenberg Edizioni, è stato realizzato a cura di Andrea De Simone ed hanno collaborato Carmine Pinto, Agnese Portincasa, Luciano Pignataro, Alice De Matteo, Camilla Zucchi, Roberto Ibba e Carlo Scatozza.