Giunta, Rocco Galdi verso l’assessorato: per lui trasporti e viabilità

di Andrea Pellegrino

La nomina è ad un passo: Rocco Galdi sarà (o dovrebbe essere) il nuovo assessore della giunta del sindaco Enzo Napoli. All’attuale consigliere comunale, tra i più votati dei Progressisti, potrebbero essere conferite le deleghe ai trasporti e alla viabilità. L’investitura potrebbe esserci già in settimana o comunque prima della prossima seduta di Consiglio comunale che permetterebbe anche l’ingresso di Alessandra Francese, la prima dei non eletti della lista dei Progressisti, finita, politicamente, al centro delle polemiche all’indomani dell’inchiesta sulle coop che ha riguardato anche il marito. Martedì la conferenza dei capigruppo stabilirà la data del Consiglio comunale che vedrà, sicuramente, all’ordine del giorno, l’approvazione del rendiconto. Una seduta, dunque, che potrebbe portare anche novità sotto il profilo politico. La nomina di Galdi, tra l’altro, oltre a rafforzare l’esecutivo (che non brilla di consenso), bloccherebbe anche un caso politico, interno alla maggioranza, che si trascina fin dall’inizio della nuova consiliatura Napoli. Non si esclude che dopo l’estate, altri esponenti dei Progressisti possano entrare nel governo cittadino, prendendo il posto dei tecnici utilizzati post inchiesta della Procura di Salerno. Intanto anche il caso Fiore sembra che sia archiviato, con la nomina di Nello (già consigliere regionale) alla presidenza dell’ente regionale “Campania bonifiche” mentre per il figlio Antonio (consigliere comunale) non resta che attendere qualche delega (possibile quella allo sport) o una candidatura alle prossime elezioni provinciali. Il prossimo appuntamento con le provinciali, in attesa anche di una eventuale modifica della legge elettorale, sarebbe già sul tavolo delle trattative interne allo schieramento deluchiano, così come le prossime elezioni europee. Naturalmente su questo peseranno le prossime scelte del governatore che attende, prima di mostrare i muscoli, le nuove decisioni dal Nazareno. La prima (e forse l’unica) quella che riguarda il figlio Piero, in bilico sulla poltrona di vice capogruppo dem alla Camera dei Deputati.