Atti persecutori nei confronti di una avvocatessa, condanna a due anni per un 79enne

di Pina Ferro

Con sentenza emessa il 4 maggio dal Giudice Monocratico della Terza Sezione Penale del Tribunale di Salerno Dottoressa Cristina De Luca ha ritenuto responsabile per il delitto di atti persecutori un uomo di 79 anni, residente in un comune dei monti picentini, commesso in danno di una giovane avvocatessa di Battipaglia. La nota professionista, costituita parte civile e rappresentata in giudizio dall’avvocato Ciro Del Grosso del foro di Salerno, secondo quanto emerso all’esito del dibattimento, subiva dall’uomo, con il quale intratteneva rapporti esclusivamente professionali, reiterate molestie consistite in pedinamenti, nell’invio incessante di mail e lettere, anche anonime, di ripetute richieste di incontri personali e messaggi telefonici ed a mezzo whatsapp, con utilizzo di toni prima aggressivi e minacciosi e successivamente concilianti, tali da sfociare anche in proposte anche di carattere amoroso e che manifestavano il trasporto affettivo dell’imputato nei riguardi della vittima. Nonostante l’espressa richiesta di cessazione delle condotte moleste e la rinuncia, da parte della professionista, a tutti gli incarichi professionali a suo tempo ricevuti, l’uomo perseverava nelle condotte illecite, anche minacciando l’avvocatessa di screditarla agli occhi degli altri colleghi e della comunità battipagliese, tanto da ingenerare nella stessa un concreto timore per l’incolumità propria e dei più stretti familiari. La professionista decideva pertanto di denunciare gli accadimenti alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Salerno ed all’esito della celebrazione del dibattimento l’uomo, ritenuto responsabile dei gravi fatti contestati, veniva condannato alla pena di due anni di reclusione.

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