Al Teatro Ghirelli di Salerno, si è svolta la presentazione del libro della giovane giornalista Annarita Caramico “E’ Malacqua” edito dalla Saggese Editore. Impeccabilmente moderata dal giornalista Edoardo Scotti, il dibattito si è svolto con la presenza dell’autrice e di Francesco Saggese ed è stato preceduto da Que reste-t-il de nos amours, una famosa canzone francese degli anni ’40, la canzone preferita da Annarita con molta sorpresa da parte dei presenti vista appunto la forte differenza generazionale tra quel brano e l’età dell’autrice che ha mostrato gusto e qualità anche nelle sue scelte musicali. Qualità anche nella trama del romanzo che ha tenuto sulla sedia i molti presenti in teatro ed incuriositi.
Agata, Allegra, Alice e Anna, rispettivamente nonna, madre, zia e nipote, sono quattro donne unite dallo stesso sangue e da una vecchia maledizione dei primi del Novecento. Dagli anni Sessanta a Salerno alla Torino dei giorni nostri, ad accomunarle è l’impossibilità di vivere appieno la loro vita e l’amore. Agata ha sedici anni ed è di buona famiglia. Si innamora, ricambiata, del bagnino dello stabilimento che frequenta, ma la sorella e le pressioni sociali la portano a rinunciare al suo sogno di adolescente. Lo stesso capita a sua figlia Allegra: conosce e si innamora di Carlo, un musicista squattrinato. Al contrario della madre e nonostante la sua opposizione, Allegra lotta per i suoi sentimenti. Alice è la studiosa della famiglia e pare non interessarsi all’amore fino a quando, durante il dottorato, non si invaghisce di un uomo sposato. Anna vive da freelance a Torino, dove per caso incontra Edoardo su un tram. Le cose tra loro sembrano andare bene, ma è ancora tormentata dal ricordo del suo ex, Daniele. Quattro storie di passioni e rinunce, saggezza e coraggio, legate a doppio filo da un destino che si trasmette di madre in figlia. Che sia davvero colpa della maledizione?