«Gli ultimi spiacevoli episodi di cronaca riguardanti l’ospedale cittadino, che è anche sede della facoltà di medicina dell’università di Salerno , impongono una attenta riflessione e richiedono delle urgenti misure correttive per evitare un disastro sociale che giorno dopo giorno assume dimensioni sempre più giganti». Così l’onorevole Pino Bicchielli, vice presidente di Noi Moderati alla Camera dei Deputati. «Tutto questo non è solo il fallimento della azione della Direzione strategica del Ruggi ma anche il frutto di scelte sbagliate operate dai luogotenenti del monarca che talvolta sovvertendo ogni regola e logica hanno creato dal nulla apicalità anonime, rispondenti a logiche di bassa clientela elettorale. Tutta questa incompetenza ha portato ad una inarrestabile deregulation assistenziale che crea disorientamento e paura nei cittadini utenti che sono stanchi di attendere intere settimane in pronto soccorso prima di poter essere ricoverati nei reparti specialistici.
Tante morti sono inspiegabili e molte volte sono frutto di ritardi assistenziali per mancanza di posti letto e di personale – ha aggiunto l’onorevole Bicchielli – Le professionalità presenti al Ruggi sono di primo piano ma non sempre sono stati rispettati i criteri meritocratici e di competenza, in taluni casi si è sfiorato il ridicolo attribuendo funzioni e responsabilità su base familistica. Altro punto dolente è il rapporto molte volte conflittuale con l’Università che ha occupato spazi per l’assistenza ospedaliera non restituendo servizi all’utenza così come avveniva prima della creazione della azienda integrata. Da tutto questo deriva un rapido e graduale declino della affidabilità e delle performances del Ruggi d’Aragona che rappresenta ormai un problema da affrontare e risolvere in tempi brevi perché è a rischio la salute pubblica di una intera provincia. Chiederò al ministro di intervenire ed al governo di porre in essere tutte le strategie per mettere in sicurezza assistenziale la struttura che va alla deriva e costituisce l’unico approdo sicuro per centinaia di migliaia di cittadini utenti». E sull’ipotetico addio del dottor Severino Iesu, l’onorevole Bicchielli non ha dubbi: «È la dimostrazione di un sistema fallimentare, non si riconosce il merito di un luminare come il dottor Iesu ma, anzi, si preferisce premiare l’amico di un sistema di potere ormai corrotto».
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