L'Intervista

Il nuovo anticorpo monoclonale “farmaco biologico” Made in Salerno apre la strada alla sconfitta definitiva di tutti i virus. La ricercatrice: “è solo un inizio!”

di Luigi Cerciello

Siamo in compagnia della dottoressa Alessandra Rosati, una eccellenza ed un vanto per la nostra comunità salernitana, come avrete modo di leggere di seguito.

La dottoressa Alessandra Rosati Ha conseguito la Laurea in Farmacia nel 2002 e il Dottorato di Ricerca in Biochimica e Patologia dell’azione dei farmaci nel 2007 presso l’Università degli Studi di Salerno, sotto la direzione della Prof.ssa Maria Caterina Turco. Durante il periodo di Dottorato ho frequentato per 2 anni i laboratori di ricerca della Temple University a Philadelphia presso il dipartimento di Neurovirologia e 3 mesi in UK presso l’istituto MRC di Tossicologia. Attualmente è Professore Associato di Biochimica presso il Dipartimento di Medicina, Chirurgia e Odontoiatria “Scuola Medica Salernitana” e é docente di diversi corsi di Biochimica e Biochimica Clinica. La sua attività di ricerca si svolge presso il laboratorio di Biochimica del campus di Baronissi (SA). Il suo campo di ricerca specifico è lo studio delle funzioni della proteina BAG3, coinvolta in meccanismi alla base di diverse patologie (infezioni virali, cancro, infiammazione e fibrosi). Inoltre Ha collaborato con successo con istituzioni straniere come University of California (San Diego), Temple University, University of Utah, Harvard Medical School e University of Amsterdam e con gruppi di ricerca in Italia afferenti all’Università di Verona, Università di Chieti-Pescara, Università di Cagliari, Università della Campania e la Fondazione IRCSS G. Pascale. Recentemente ha lavorato come guest editor per un’edizione speciale del Journal of Cellular Biochemistry dal titolo “The co-chaperone BAG3: Orchestrator of the cellular task force again stress”. Ed è “inventore” di 5 brevetti concessi sia in Italia sia all’estero. Attualmente studia e fa ricerche sulla caratterizzazione e lo sviluppo di anticorpi ad uso terapeutico e diagnostico ed è proprio così che è giunta a questa scoperta tanto importante da raccogliere il plauso e la curiosità degli organismi mondiali preposti:

Dottoressa come ha scoperto questo monoclonale?

  • Nel 2015 il nostro gruppo di ricerca diretto dalla Prof.ssa Maria Caterina Turco aveva scoperto un recettore cellulare specifico per la proteina “BAG3” una proteina coinvolta in numerosi ed importanti processi cellulari la cui alterazione determina diverse patologie. Questo recettore è la proteina IFITM2 localizzata sulla membrana di molte cellule e coinvolta anche nell’entrata di diversi tipi di virus. Prima dell’inizio della pandemia avevamo già ingegnerizzato in laboratorio un anticorpo monoclonale capace di legare in maniera specifica IFITM2 utile per la caratterizzazione dei target molecolari e cellulari della proteina BAG3. Visto il coinvolgimento di IFITM2 nell’interazione con i diversi virus, dopo il primo lockdown abbiamo avuto l’idea di verificare la possibile attività dell’anticorpo anti-IFITM2 sul SARS-CoV-2 sfidando la tradizionale strategia terapeutica antivirale che mira a colpire il virus. Noi abbiamo pensato di colpire invece una proteina umana che facilita l’ingresso del virus e abbiamo dimostrato che questo riesce a interferire sul processo di infezione. Da subito i primi test, che hanno confermato la nostra ipotesi, l’Università di Salerno nel Marzo del 2020 ha depositato il nostro brevetto. Gli studi successivi hanno permesso di descrivere il suo meccanismo d’azione, definendolo così un possibile agente terapeutico nell’infezione da SARS-CoV-2.

Come agisce?

  • L’anticorpo monoclonale, da noi creato, lega la proteina IFITM2 sulla superficie delle cellule bloccando la fusione della membrana virale mediata dalla proteina Spike del SARS-CoV2 con quella della cellula ospite. Questo comporta una forte riduzione della replicazione virale e della conseguente tossicità indotta dal virus nelle cellule umane.

Come è composto il suo team di lavoro?

Il gruppo di Biochimica dell’Università di Salerno ha avuto un ruolo centrale in questa ricerca che si è avvalsa della collaborazione dei colleghi Microbiologi e Virologi dell’Università della Campania e dell’Università di Cagliari.

Quale è stato il ruolo dell’università di Salerno?

  • L’Università di Salerno, in piena conformità con la sua missione, ha investito nella nostra intuizione e nel Marzo 2021 ha depositato il nostro brevetto che protegge l’uso degli anticorpi monoclonali anti-IFITM2 nelle infezioni virali.

La pubblicazione sulla prestigiosa rivista Antiviral Research cosa rappresenta per il suo lavoro?

  • La pubblicazione del nostro lavoro sulla rivista Antiviral Research (una delle più prestigiose riviste internazionali specialistiche) è stata per noi una grande soddisfazione.

La nostra idea è stata approvata dalla comunità scientifica ed i nostri risultati a marzo verranno presentati al prestigioso Cell Symposium in Spagna.

Oltre il covid quali sono le applicazioni future?

  • L’azione “barriera” del nostro anticorpo ha dato risultati eccellenti anche su Herpes e Virus sinciziale. Con l’ausilio di ulteriori investimenti potremo ampliare e caratterizzare meglio l’effetto antivirale scoperto ampliando il possibile utilizzo terapeutico del nostro anticorpo su altre tipologie di virus.

Sta lavorando anche su altro?

  • Nel 2021, insieme ad altri 6 Professori Universitari abbiamo fondato lo Spin-Off FIBROSYS che, nel 2022 ha anche acquisito da UNISA il brevetto sull’anticorpo anti-IFITM2 con l’intento di svilupparlo come farmaco. In FIBROSYS intendiamo sviluppare gli anticorpi anti-BAG3 come strumenti terapeutici e diagnostici in diverse patologie caratterizzate dalla presenza di fibrosi (scompenso cardiaco, tumore al pancreas e alcune malattie rare).

Dottoressa la ringraziamo per il tempo che ci ha dedicato e le auguriamo i nostri più sinceri auguri di buon lavoro.

———–

Alessandra Rosati PharmD, PhD, 
Associate Professor in Biochemistry
Department of Medicine, Surgery and Dentistry
Biochemistry LAB

FIBROSYS s.r.l. Academic Spin-OFF

University of Salerno
Via S. Allende
Baronissi 84081 (SA)
ITALY
office: +39 089 965212                                                  
lab: +39 089 965215

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