La ventunesima giornata di serie A si è conclusa allo stadio Arechi di Salerno con il match Salernitana – Juventus. Sul campo i bianconeri hanno prevalso per 3 a 0 ma la vera vittoria, davanti a circa 30 mila spettatori, è stata nel prepartita quando i massimi dirigenti delle due società si sono scambiate le magliette con il numero 3 dedicate al compianto esterno sinistro salernitano scomparso prematuramente a soli 23 anni, nell’aprile del 1995, Andrea Fortunato e mai dimenticato. Non a caso a Salerno è presente un DOC club bianconero dedicato proprio ad Andrea e proprio questo gesto fa eco all’iniziativa del novembre 2021, lo scorso campionato, quando all’Arechi furono Riccardo Santoro, presidente del CCSC e Carmine Cuomo, presidente dello Juventus DOC club Fortunato Salerno, a scambiarsi le magliette in memoria di Andrea. Inoltre tanta emozione è emersa anche sul volto di mister Davide Nicola che in quegli anni era compagno di squadra di Andrea al Genoa allenato da Osvaldo Bagnoli. Intanto all’interno del club granata patron Iervolino è impegnato a risolvere la grana Ivan Radovanovic. Uno degli eroi della scorsa salvezza è ai ferri corti con la società dopo non essere riuscito ad accasarsi al Cagliari nella appena conclusa finestra di mercato invernale per motivi personali. A quanto riportato da Il mattino, Sempre Il Mattino l’ufficio legale della Salernitana avrebbe provveduto a depositare una vertenza con istanza d’urgenza presso il Collegio Arbitrale nei confronti del calciatore per aver avuto un atteggiamento di insubordinazione nei confronti di un proprio dirigente accaduto al Mary Rosy all’indomani della chiusura del calciomercato. La US Salernitana 1919 ha anche chiesto al Collegio Arbitrale di poter applicare il dimezzamento dello stipendio. Secondo indiscrezioni, non potendosi più accasare nel campionato italiano, il classe 1988 starebbe pensando di andare a Shangai nella Super League cinese, anche se sono ancora aperti i mercati di campionati importanti come quello croato, svizzero, bulgaro, ungherese, rumeno, sloveno, slovacco, ceco, polacco ed anche quello della sua Serbia.