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Cristian Santoro: “Maggiore tutela per infermieri e operatori sanitari; la Regione Campania ci aiuti!”

Ogni anno circa 5mila tra infermieri e personale di supporto come gli OSS e gli OSSS, subiscono violenze fisiche o verbali con una media di circa 13-14 al giorno. L’89,6% degli infermieri e degli operatori sanitari – in prima linea ad esempio nel triage ospedaliero o di cliniche, che “accoglie” i pazienti e li smista nella struttura con tempi spesso lunghi non dovuti però alla professionalità dell’operatore, ma all’organizzazione – è stato vittima, secondo una ricerca condotta dall’Università di Tor Vergata di Roma, di violenza fisica/verbale/telefonica o di molestie sessuali da parte dell’utenza sui luoghi di lavoro. E’ quanto emerge dai dati del 2019 della FNOPI, Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche. Quindi un’analisi precedente l’avvento della pandemia da Covid-19, situazione che ha fatto emergere evidenti carenze nel sistema sanitario nazionale e psicologicamente creato maggiore nervosismo nell’utenza viste le ulteriori restrizioni dove un parente arriva a non poter assistere il proprio caro nella camera di degenza. Sempre nel 2019, durante l’audizione alla Camera, dinnanzi alle Commissioni riunite Giustizia e Affari Sociali, nell’ambito dell’esame dei progetti di legge recanti “Disposizioni in materia di sicurezza per gli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie nell’esercizio delle loro funzioni”, la FNOPI ha illustrato le richieste per il disegno di legge a tutela di tali figure all’interno dei plessi ospedalieri e di cura del malato. Intanto, ad oggi, come accennato precedentemente, la situazione sembra peggiorata come fa presente Cristian Santoro, operatore socio sanitario e prossimo candidato alle amministrative di Salerno nella lista del PSI. “Eravamo definiti degli eroi durante il periodo pandemico, ma oggi siamo letteralmente massacrati verbalmente dalla gente, in alcuni casi si rischia anche la colluttazione fisica. Noi, nonostante tutto, continuiamo ad essere sempre gentili perché ci immedesimiamo nella difficile situazione di non poter, da parte dell’utenza, assistere da vicino, il proprio amico o parente che viene ricoverato. Ovviamente la colpa non è nostra, noi facciamo solo rispettare le regole che ci hanno imposto – dice Santoro. Ci piacerebbe che anche il pubblico si immedesimasse nella nostra figura e nelle continue difficoltà che noi affrontiamo e con l’amaro in bocca a dover dire di no. Faccio appello a che gli infermieri ed il personale sanitario possano ricevere maggior tutela e mi farò carico di formare una delegazione che possa parlare di persona con l’assessore alla sanità della Regione Campania o chi è competente in materia per sensibilizzare la situazione”.

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