Appello Crescent, in aula la relazione dell’architetto Strianese

di Andrea Pellegrino

Ha ripercorso tutte le tappe della lunga vicenda legata alla riqualificazione di Santa Teresa, quindi al Crescent e alla piazza della libertà, l’architetto Vincenzo Strianese, consulente tecnico del comitato “No Crescent” durante l’ultima udienza celebratasi in Corte d’Appello nell’ambito del processo sulla mezza luna di Bofill. L’architetto Strianese ha evidenziato le anomalie e le incongruenze tecniche e ambientali relativamente al iter paesaggistico e urbanistico legato al Pua di Santa Teresa fino alla deviazione del torrente Fusandola, al centro di una ulteriore inchiesta che ha portato, solo la settimana scorsa, ad una prima condanna e dodici rinvii a giudizio. Nel processo d’Appello sulla sentenza Crescent è coinvolto, tra gli altri, anche l’ex sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca, oggi governatore della Campania, nonchè la sua ex giunta comunale, tecnici e imprenditori. La relazione dell’architetto Strianese ha ripercorso in udienza tutte le tappe della complessa vicenda che intreccia più filoni, alcuni dei quali oggi a processo in altra sede. Inoltre è stato messo in evidenza come la legge urbanistica regionale n.16/2004 e lo stesso Puc comunale non consentivano la formazione e l’attuazione del sub comparto. Ancora sulla piena proprietà dell’area, l’architetto ha dimostrato come il comune aveva, all’epoca, solo il 50 per cento circa del sub comparto 1, senza avere, dunque, la disponibilità dei diritti edificatori per tutti i permessi di costruire previsti nel Pua. Inoltre sempre calcoli alla mano, “le aree destinate a standard calcolati dal comune sono errati in difetto e peraltro tali aree non erano e sono idonee a tale utilizzo in quanto sono tutt’oggi gestite dal comune con mere concessioni temporanee. Allegata alla perizia vi è infine un parere negativo o sfavorevole del Ministero delle infrastrutture del 2008, su richiesta del comune con il quale il comune ne chiedeva l’utilizzo temporaneo”, ancora secondo la ricostruzione di Vincenzo Strianese. Si procede ora con il processo in Appello il prossimo 23 marzo quando saranno ascoltati il Procuratore generale e le parti civili (Italia Nostra e No Crescent) e si prosegue il 6 e il 9 aprile.

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