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“Ma mi faccia il piacere!” Quale crisi di governo?

di LUIGI CERCIELLO

Chi la fa l’aspetti: Renzi beffato dal suo stesso gioco. L’abile giocatore di poker, il bullo fiorentino, questa volta ha perso la partita; “Giuseppi” ha giocato la partita fino in fondo ed ha scoperto il suo bluff.

A nulla è valso non partecipare alla prima chiamata del voto al Senato, ultimo vano tentativo di strappare la vittoria, alla seconda si è dovuto arrendere anche perché rischiava la rivolta degli Iloti, i suoi parlamentari non gli avrebbero permesso di andare oltre, al contrario dell’altro Matteo che invece si è giocato la partita fino all’ultimo.

E ora? Ora lasceranno decantare la cosa un paio di settimane e con il cappello in mano andranno ad elemosinare un posticino che gli verrà sicuramente dato anche perché non ci dimentichiamo che Italia Viva è determinante in alcune commissioni chiavi ed ha nel suo voto una buona arma di ricatto; che dire: CONTE 1 RENZI 0?

Sarebbe comunque sbagliato affermare che sia stato Il Presidente del Consiglio a mettere nel sacco Renzi, perché? Perché non è così!

Ancora una volta la Presidenza della Repubblica è stata determinante. Certo non siamo nuovi agli interventi silenziosi e chirurgici dei Presidenti della Repubblica e pensare che una volta si diceva fosse una semplice carica onorifica poco rilevante, invece abbiamo imparato come avere un presidente dalla tua significhi rimanere saldamente con il sedere sulla poltrona del governo. Ancora una volta Mattarella, da fine costituzionalista e conoscitore della legislazione parlamentare, ha fatto la differenza. Suo il merito di questa vittoria di Conte. È stato lui infatti a consigliare al presidente del consiglio di creare un nuovo gruppo parlamentare utilizzando i transfughi del gruppo misto, così come sempre lui ha guidato Conte durante tutta questa crisi (altrimenti avrebbe dovuto dimettersi), diciamocela tutta: Conte si è visto cadere dal cielo questa posizione, aimè cosa ormai consueta nella politica italiana che vede sempre più neofiti senza alcuna esperienza politica e di governo prendere nelle mani le sorti nostre e del nostro Paese. Non si capisce infatti perché chiunque possa governare; vi fareste operare da una persona che non ha mai studiato medicina?

Ed i partiti? I partiti stanno a guardare: la destra è frammentata tra collaborazionisti e strilloni priva di un programma di governo serio e credibile mentre la sinistra di Zingaretti se la ride sotto i baffi vedendo i 5 stelle che se la fanno sotto al pensiero di perdere poltrona e benefici e il malefico fiorentino dello “stai sereno” che si è infilato da solo in un “cul de sac” da cui potrà uscirne solo con le ossa rotte (quando si dice il karma ).

Comunque vada Il risultato finale è quello di un governo ancora più indebolito che per andare avanti dovrà cimentarsi tra i desiderata anche di questi nuovi ingressi nel governo, ma va bene così tanto non deve durare a lungo: il tempo di rieleggere Mattarella ed avere Draghi o Cottarelli come presidente del consiglio, perché? Perché l’Europa non permetterà mai ad un governo di incapaci pericolosi per sé stessi e per gli altri di gestire più di 200 miliardi di euro dell’Unione Europea. Nel frattempo la plebe infelice ed ignara tira a campare!

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