di Andrea Pellegrino
Si allarga l’inchiesta sulle cooperative sociali affidatarie di servizi comunali. Nuovi avvisi di garanzia da parte della Procura di Salerno. Stavolta sul registro degli indagati sono finiti anche politici e dirigenti comunali. Agli iniziali otto indagati (perlopiù i presidenti delle coop coinvolte), se ne sono aggiunti altri nelle ultime settimane. Così come riportato dal quotidiano di Salerno di Aldo Bianchini, l’inchiesta della Procura si sarebbe allargata a due consiglieri comunali, a due membri dello staff del sindaco, ad alcuni dirigenti e ad un assessore della giunta comunale. Tra i reati contestati restano in piedi l’abuso d’ufficio e la turbativa d’asta. Lo scorso giugno (così come raccontò l’Oradicronache) furono 8 gli avvisi di garanzia notificati dalla squadra mobile di Salerno. A Palazzo di Città, invece, ci fu una imponente acquisizione di atti disposta dal pm Elena Cosentino, titolare dell’inchiesta. Sotto la lente d’ingrandimento ci sono i bandi, gli affidamenti da parte dell’amministrazione comunale e i servizi resi dalle singole cooperative cittadine. Tutto nasce da una articolata segnalazione del consigliere comunale dei Davvero Verdi Giuseppe Ventura che in più occasioni, anche in aula consiliare, ha denunciato anomalie rispetto alla gestione delle coop cittadine affidatarie di servizi pubblici, tra cui manutenzione di aree pubbliche e gestione del verde pubblico. Al vaglio ci sono le attività delle cooperative e i suoi dipendenti e i riscontri su somme e servizi richiesti dall’amministrazione comunale.