di Maria Francesca Troisi
Alla scadenza del decreto Natale, il 15 gennaio scade anche l’ultimo Dpcm, che potrebbe vedere inserita una modifica all’attuale divisione a colori delle regioni italiane. La proposta parte dal ministro della Cultura Franceschini, propenso ad introdurre la zona bianca (o verde), ossia la zona libera, indirizzata alle regioni più virtuose in termini di contagi.
Cosa succede nelle regioni “bianche”?
Le misure principali riguardano la riapertura di teatri, cinema, palestre, piscine, musei, pub, ristoranti, bar, con una sospensione del coprifuoco, imposto attualmente dalle 22 alle 5. Vale comunque sempre la regola di rispettare e far rispettare le regole anti-contagio (uso obbligatorio della mascherina, distanziamento interpersonale e divieto di assembramento).
Quali regioni possono diventare “zona bianca”?
Per essere posizionata in “zona bianca” una regione non dovrà avere più di 50 casi Covid ogni 100mila abitanti. Le regioni con Rt più basso, attualmente sono: Abruzzo, Piemonte, Provincia autonoma di Bolzano, Provincia autonoma di Trento, Toscana, Sardegna.
Il governo ha intenzione di modificare la soglia dell’Rt anche per l’accesso in zona arancione o rossa portandolo rispettivamente a maggiore di 1 e maggiore di 1,25. Queste ipotesi devono essere ancora sottoposte al vaglio del Comitato Tecnico Scientifico, a cui spetta l’ultima parola.
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