di Erika Noschese
Si chiama Giosué ma per tutti, semplicemente, è Giò Collano.
Cantante per passione, Giò è riuscito a realizzare il suo sogno: entrare a far parte del mondo della musica neomelodica.
Ad oggi, vanta collaborazioni con Leo Ferrucci e Rossella Feltri ma solo pochi giorni fa è uscito il suo nuovo singolo “Diman e tre” che parla dell’amore tra un uomo e la sua amante, con la conseguente necessità di incontrarsi di nascosto per vivere il loro amore.
Si, proprio l’amore è il fil rouge che lega tutte le sue canzoni. E’ da poco uscito il tuo nuovo singolo.
“Diman e tre” di cosa parla?
«Il mio inedito che si intitola “Diman e tre”, un testo scritto da Franco Desiré e Enzo D’Agostino, due nomi di spicco nel mondo neomelodico e partenopeo; gli arrangiamenti sono curati sempre dal maestro Franco Desiré ed è stato registrato presso il Wave studio di Francesco Di Tullo. Il mio nuovo inedito è basato sull’amore, in questo caso quello per una donna che non è sua moglie bensì proprio l’amante. Canto sempre l’amore, a 360 gradi: per i figli, per la moglie e, come in questo caso, per una seconda donna. Credo sia una canzone orecchiabile, con parole semplici. Mi auguro possa entrare davvero nei cuori di chi l’ascolterà».
Lo scorso anno è uscito il tuo terzo disco e sei già al lavoro per il prossimo che uscirà nel 2020…
«Si, sono a lavoro per il quarto disco che uscirà il prossimo anno. Lo scorso 4 maggio è trascorso giusto un anno dal mio ultimo lavoro su etichetta dei Zeus record. I miei singoli sono su tutti i digital store come spotify o youtube. E’ un disco composto da 11 brani, tra cui i due duetti con artisti di un certo calibro, nel panorama partenopeo, come Leo Ferrucci e Rossella Feltri, entrambi ovviamente basati sull’amore».
Come nasce la collaborazione con Leo Ferrucci, uno dei cantanti neomelodici
più ricercati ancora oggi?
«La collaborazione con Leo Ferrucci nasce in occasione di uno dei tanti spettacoli che abbiamo tenuto a varie cerimonie. Tramite il mio manager di allora, ancora oggi mio caro amico, Aldo Pepe, ho avuto l’opportunità di conoscere Leo e di diventare suo caro amico. Col tempo, poi, è subentrata l’idea del duetto, scritto dal duo Gianni Renzi e Marco Trovato che lo hanno anche riarrangiato per noi. Ad oggi, credo sia la canzone che mi ha
regalato più popolarità e che ha riscosso successo non solo sui social ma anche su youtube dove ha raggiunto le oltre 200mila visualizzazioni. E lo stesso posso dire del duetto con Rossella Feltri».
Come nasce la tua passione per il neomelodico?
«Questa passione l’ho ereditata da mio zio Lello, in arte Franco Collano che ha sempre cantato e lo fa ancora oggi. Man mano, mi sono avvicinato al suo mondo, partendo dalle basi con l’acquisto dei primi strumenti, come il mixer o le casse. Mi è sempre piaciuto cantare e ho deciso di avvicinarmi a questo mondo che non è sempre tutto rosa e fiori: ci sono persone dalle quali bisogna stare lontani ma c’è anche chi ti aiuta, senza alcuno scopo. Artisticamente, sono nato tra il 1999 e il 2000. Il primo inedito è uscito nel 2012 “Lascia aperto il cuore”, scritto da Peppe Migliaccio. E’ stata la mia prima canzone e con lei ho partecipato a “Cantiamo Napoli”, “Fm music” e varie emittenti televisive. Successivamente, è nato il mio primo disco dal titolo “Le mie emozioni”: parlavo della mia famiglia, di mia moglie e le mie figlie. E’ un’autobiografia perché ho parlato, per la prima volta, della mia vita personale. Dopo 3 anni, tramite Renzi e Trovato, è uscito il mio secondo lavoro discografico dal titolo “E’ festa a Napule”, composto da 8 brani, tutti basati sull’amore ma anche sull’attualità come la canzone di lancio “Jackpot”. Lo scorso anno invece è uscito il mio terzo lavoro discografico. Ma in questi anni non mi sono mai fermato, ho duettato con artisti vari e mi sono dedicato a vari singoli come “Nun a ra rett”, con Davide Arena. Ed è proprio quest’ultimo quello a me più caro, con l’etichetta Zeus record che lo hanno prodotto e distribuito. Ancora oggi presente in tutti i negozi musicali».
Artista da ben 10 anni, cosa consigli a chi sogna di seguire le tue orme?
«Io dico sempre che chi ha un sogno, una passione, che sia per la musica, il calcio o l’arte, deve andare avanti perché solo così potrai esprimere le tue emozioni. Potrai non essere apprezzato ma ciò che conta davvero è la tua famiglia, le persone a te care. Se loro ti apprezzano, allora, hai già vinto».
Tanti, ad oggi, sono i giovani che ti cercano. Quali sono i tuoi appuntamenti in programma in questi mesi?
«Sarò impegnato con alcune feste di piazza: il 15 luglio sarò a Pagani; il 9 agosto a Santa Lucia di Cava de’ Tirreni; il 26 luglio a Sant’Anna, sempre a Cava de’ Tirreni; il 4 agosto a Casola, insieme ad altri artisti».
Ed è qui che Gió coglie l’occasione per ringraziare chi gli è stato sempre accanto. In particolare Gió esprime parole di ammirazione e di amore per sua moglie Veronica Meloni: «Lei mi è sempre stata accanto, per me è compagna di vita, moglie, amante oltre che una madre stupenda ed io non posso che dirle grazie».
Parole di gratitudine il cantante salernitano le ha espresse anche per Enrico Falcone, tra i protagonisti del suo video clip: «Non posso non ringraziare Enrico, per me lui è come un fratello. È sempre stato al mio fianco, prima e dopo. Senza sé senza ma e merita tutta
la mia gratitudine».