di Erika Noschese
Cittadini salernitani, ancora una volta, distanti dall’amministrazione comunale. Motivo della discordia stavolta è piazza Alario, al centro di un progetto di riqualifica e valorizzazione che vede in disaccordo le due parti chiamate in causa.
Se da un lato il Comune punta tutto sulla realizzazione di aree dedicate a famiglie e bambini, dall’altro i residenti della zona optano per la “conservazione” storica del luogo e a nulla sono valsi i numerosi confronti tra il sindaco Enzo Napoli e i salernitani che vivono nei pressi di piazza Francesco Alario o zone limitrofe per raccogliere idee e suggerimenti.
Di contro l’Arci Salerno ha già provveduto ad una raccolta firme per avviare i lavori di riqualificazione della piazza che – secondo i membri del comitato Salviamo piazza Alario, presieduto dall’avvocato Giuseppe Bojano – infrangerebbe i vincoli storico-architettonici e non rispetterebbe le norme ambientali e altererebbe o danneggerebbe lo stato dei luoghi.
Ma in cosa consiste il progetto dell’amministrazione comunale?
L’idea iniziale era quella di un parcheggio interrato che sarebbe sorto proprio nel cuore della piazza, a pochi passi da via Indipendenza. Un progetto poi tramontato proprio a causa della “guerra” iniziata dai residenti che chiedevano, per l’appunto, il rispetto del “polmone verde”. Così, nel mese di aprile il sindaco Napoli ha presentato quello che dovrebbe essere l’attuale progetto di trasformazione dell’area, con la realizzazione di un parco giochi. Lo stesso che era stato previsto alle spalle del teatro Verdi e che si è poi scontrato con il diniego della Soprintendenza di Salerno.
Tra le opere previste, per un totale di 140mila euro, la realizzazione di un’area attrezzata di 1405,90 metri quadri, un’area verde di 986,30 metri quadrati di cui 632, 70 con tessuto anti trauma, oltre alla realizzazione di una pavimentazione in gomma colata anti trauma, l’installazione di 7 panchine, 11 giochi a molla, una struttura plurigioco a due torri, 3 altalene, 2 scivoli, 2 giostrine girevoli e 2 dondoli a bilico.
Da qui l’ira del comitato Salviamo gli Alberi che non sarebbero stati coinvolti e che, in più occasioni, hanno chiesto un incontro al primo cittadino di Salerno senza mai ricevere una risposta.
Intanto, l’avvocato Bojano con i membri del comitato civico ha provveduto a depositare, nei giorni scorsi, le linee guida per la riqualificazione di piazza Alario che punta il dito contro lo stato di abbandono in cui versa la piazza. Il progetto integrato ha come obiettivo il coinvolgimento totale delle componenti sociali e umane, con la necessità di ridisegnare gli spazi della piazza che, secondo il comitato, sarebbe legato alla trasformazione della piazza subite dalla città negli ultimi anni e al ruolo strategico e cruciale che essa assume nell’attuale contesto.
Quali sono i principi fondamentali per la rigenerazione della piazza?
Il comitato Salviamo piazza Alario vuole difendere e arricchire il patrimonio verde esistente con la piantumazione di nuovi alberi e la manutenzione costante dello stesso patrimonio; il rifacimento di muretti e scale che danno su via Sabatini, che vanno ripresi facendo attenzione a salvaguardare il pannello ceramico che dà sulla via Sabatini; il rinnovamento e l’ampliamento del numero di panchine, cestini e avvisi; la manutenzione programmata del verde; l’applicazione di dissuasori per limitare la velocità dei veicoli in transito; la proposta di un originale sistema di gestione pubblico-privato della piazza che includa cittadini, associazioni e istituzioni.
Intanto, nei giorni scorsi si è tenuta l’assemblea pubblica convocata da comitato, per sensibilizzare l’opinione pubblica a sostenere il progetto del comitato che, secondo i membri, sarebbe più responsabile, rispettoso delle fasce sociali, del verde e del profilo architettonico, oltre a tener conto delle necessità di tutti con buona parte dei residenti che chiedono di avere anche un luogo in cui discutere, esporre mostre e molto altro.
Nel frattempo, si terrà il prossimo 18 giugno l’incontro tra l’amministrazione e i membri del comitato per discutere, ancora una volta, del progetto per tentare di trovare un accordo per la valorizzazione e riqualificazione dell’area.