Lo stesso modus operandi di Torino: lo spray urticante che genera il caos e il fuggi fuggi generale e di conseguenza l’irreparabile. E’ stato così durante la finale di Champion Juventus – Real Madrid, è stato così a Corinaldo. Le indagini faranno il loro corso, capendo innanzitutto chi e perché ha azionato quello spray diventato arma letale all’interno della discoteca. Oggi è solo il giorno del lutto, di una Immacolata macchiata da giovane e innocente sangue.
Noi dedichiamo questo numero di Cronache della Sera, disegnato inizialmente con i colori delle feste natalizie, alla strage di stanotte, alle giovani vittime e alle loro famiglie. Sulla dinamica non ci avventuriamo, in attesa di conoscere i fatti e di approfondirli poi. Ma un dato salta agli occhi ed è certo: il sovraffollamento della struttura: 1400 biglietti staccati rispetto ad una capienza di 870 persone. Inutile nasconderci dietro al dito: capita spesso, troppo spesso, soprattutto quando ci sono ospiti.
Poi ci sarà da chiarire se siano state rispettate, al di là della capienza, le altre norme di sicurezza; se le uscite di sicurezza erano realmente preposte al loro compito, o come spesso accade, anche in questo caso, sbarrate ed utilizzate come ornamento. Purtroppo ancora una volta contiamo i morti, nonostante le precedenti tragiche esperienze. Ma alla fine basta girarsi intorno, anche nella nostra città, per rendersi conto che basta un nulla per generare il caos. Negli anni passati, proprio in occasione delle Luci d’Artista e del Concerto di Capodanno, gli allarmi non sono mancati in tal senso.
L’evento natalizio di Salerno è uno degli eventi, a nostro avviso, ad alto rischio. Basti pensare alla calca che si forma lungo le strettoie di via Mercanti o alla folla al di sotto del palco del concerto del 31 gennaio. Si dice che sia stato predisposto un piano della sicurezza ma, allo stato, nessuno ha mai avuto l’onore di conoscerne i dettagli. L’unica cosa visibile solo le barriere posizionate al Corso, ormai brutti componenti di arredamento dalla dubbia funzione, considerata la conformazione geografica della città. Anche di questo ci riserviamo di parlarne poi. Ora non è il momento, è solo il momento del lutto che coinvolge la nazione tutta.
Ultima nota: bene ha fatto il sindaco di Salerno a predisporre lo spegnimento delle luci per cinque minuti. Un bel gesto in questa giornata infernale.