Sanità in Campania, che Dio ci aiuti!

di Andrea Pellegrino

Alle soglie del 2019 le immagini che arrivano dagli ospedali della Campania fanno venire i brividi. Quella della donna sommersa dalle formiche è solo l’ultima immagine desolante di una sanità sempre più in agonia.

Di annunci da parte della politica ne sono stati fatti tanti e la sanità resta solo e soltanto un centro di potere da conquistare, consolidare e accrescere. Per non parlare, poi, dei centri privati. In tutto questo il cittadino resta in disparte, inerte ed in alcuni casi abbandonato. Più che la fruizione del servizio, in taluni casi, il paziente soffre uno stato di sottomissione rispetto ad un sistema incancrenito. D’altronde un malato ha bisogno di medici e di infermieri in quel preciso istante e di ribellarsi in taluni casi non ha neppure la forza.

«Mai più ultimi», prometteva Vincenzo De Luca, presidente della giunta regionale della Campania, che ha smosso mari e monti pur di farsi nominare anche commissario alla sanità. Le classifiche, a oggi, a quasi quattro anni dall’insediamento a Palazzo Santa Lucia dicono ben altro. Ma basterebbe farsi un giro nelle strutture del nord per rendersi conto dell’abissale differenza. Un sondaggio artigianale vedrebbe la maggior parte degli intervistati emigrare al nord per un qualsiasi problema di salute, viceversa nessuno del nord venire dalle nostre parti.

Questa mattina il governatore ha fatto visita alla donna ricoverata all’ospedale San Giovanni Bosco e ha annunciato provvedimenti. Il primo? Nei confronti di chi ha filmato la paziente cosparsa di formiche. Poi il resto si vedrà. In attesa di un nuovo video che sbatterà la sanità campana in prima pagina, compreso su questo giornale.

Cronache della Sera

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